L’A.R.I. ha appena inviato una nota al MiBACT per chiedere che vengano apportate sostanziali modifiche al documento che dovrà disciplinare la parte di procedura riguardante la selezione dei Restauratori di beni culturali. I requisiti di accesso al bando, così come proposti presentano, infatti, una serie di evidenti criticità e palesi contraddizioni con la norma vigente.
Riteniamo che debba essere formalmente riconosciuto il valore legale alla qualifica che abilita all’esercizio della professione. Qualifica che il procedimento in corso, in base alla cosiddetta norma “transitoria”, si accinge ad attribuire e che deve essere riconosciuta equivalente, ai fini concorsuali, al titolo formativo previsto dalla norma vigente.
Se dopo oltre venti anni il MiBACT finalmente si appresta a riconoscere una qualifica tanto significativa per la tutela del patrimonio ed abilitante all’esercizio di una professione dotata, per sua stessa volontà, di una “riserva operativa”, può essere la stessa istituzione che non ne tiene conto adeguatamente nel primo concorso utile ad assumere tale figura professionale? Confidiamo sinceramente che ciò non avvenga!
Leggi la lettera dell’A.R.I.