Ricorso ARI contro l’elenco parziale della qualifica

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Cari soci e colleghi tutti,

come probabilmente saprete il 21 luglio, ai fini del concorso per 80 funzionari Restauratori, il MiBACT ha pubblicato un file con i nominativi  di coloro che hanno conseguito diplomi delle scuole Mibact ante 2009, attribuendo allo stesso il valore di “elenco parziale” che “anticipa la qualifica ai sensi dell’art 182 del Codice dei beni culturali”.

In questo modo senza alcuna ragionevole motivazione è stato violato il principio di imparzialità di una commissione che era deputata ad attribuire la qualifica a circa 6000 richiedenti e che è stata invece orientata a risolvere (solo per alcuni) un altro problema contingente (il concorso). La commissione, inoltre, non ha neanche distolto il proprio impegno a favore dei circa 1700 che avevano formulato la domanda per il concorso pubblico, cosa che – almeno sotto il profilo amministrativo – avrebbe potuto avere un senso. 

L’elenco non è problematico in se stesso, come è ovvio, facendo riferimento a coloro (molti anche tra noi) che per certo hanno la qualifica e il diritto a vedersela riconosciuta. Né sarebbe stato un problema che la commissione fosse partita dai casi di più facile attribuzione, anche ai fini di semplificare le attività di verifica funzionali al contestuale concorso dei funzionari. Il problema è sorto nel momento in cui tale elenco è stato pubblicato e reso noto come “anticipatorio” della qualifica.

Come A.R.I. ci siamo sempre battuti affinchè la modalità e i tempi di uscita dell’elenco fossero univoci, al fine di non creare sperequazioni all’interno della categoria che si manifestano oggi in maniera evidente nei confronti di coloro che hanno un diverso titolo di studio e il medesimo “diritto” di vedersi riconosciuta – in maniera certa e giuridicamente rilevanete – la propria qualifica.

Ripercussioni che non sono tanto ai fini del concorso (chi ha superato la prova preselettiva verrà comunque verificato per confermare o meno il requisito di qualifica), ma che sono facilmente trasferibili sul piano lavorativo e professionale, con danni di proporzioni inimmaginabili, posto che la qualifica è un requisito giuridico con “riserva di legge” cui sono connessi molti altri riferimenti normativi.

Per questo motivo, come A.R.I., considerati come detto i danni diretti ed indiretti connessi, dobbiamo impugnare il provvedimento dell’elenco provvisorio chiedendo che venga ripubblicato in una soluzione unica al termine delle operazioni di verifica dei requisiti di tutti, come prevede per altro la norma e domandando anche che venga valutato il danno nel frattempo prodotto.

Poiché l’azione legale, anche ai fini del risarcimento effettivo del danno deve essere nominativa, vi chiediamo di farci sapere se intendete partecipare al ricorso che avrà un costo di € 50,00 mandando una mail all’ARI (mail) con l’oggetto “ricorso contro l’elenco parziale”.

Il ricorso, considerata la gravità della situazione è aperto anche a coloro che non sono soci ARI.

A coloro che sono interessati verranno forniti gli ulteriori dettagli per poter procedere nel ricorso.

Il CD ARI

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