GRAVISSIMO: Il nuovo testo che regolerà gli appalti pubblici al momento non prevede l’esclusione automatica delle offerte anomale. L’ARI nelle settimane scorse ha diffuso una nota per sensibilizzare gli interlocutori istituzionali sul problema: se l’articolo 97 non venisse modificato ci saranno effetti devastanti sulla qualità dei lavori in generale, ma in particolare per quelli relativi al settore dei beni culturali. Con la nota veicolata anche attraverso l’ausilio di Fi.N.C.O., cui A.R.I. è federata, si è sollecitato un intervento concreto sull’art 97 del nuovo codice di regolazione degli appalti pubblici. La sola previsione di meccanismi utili ad individuare l’anomalia delle offerte, infatti, senza provvedere alla loro esclusione automatica comporta, di fatto, l’aggiudicazione degli appalti al massimo ribasso. Bisogna considerare, infatti, che le successive verifiche si sono già rivelate in passato strumenti che non determinano l’esclusioni di offerte ragionevolmente inammissibili. Al collegamento la nota ARI.